Il segreto per sorprendere gli ospiti a partire dall’aperitivo? Finger food di prima qualità, buoni da mangiare e belli da vedere. Bocconcini mignon che diventano esplosioni di gusto, ancor più se accompagnati alla giusta bollicina. Eleganza, cura del dettaglio, voglia di sperimentare e tanta fantasia sono i veri must have. Per l’ispirazione, ci pensa qualche scatto, esclusivamente #Madeonthetopfloor.

Un buon pane rustico da tostare poi affettare in bocconcini e spennellare ancora caldo con un generoso strato di burro, da completare con un filetto di acciuga e, se si gradisce, ciuffetti di timo. Dedicato a chi ama la sapidità intensa dell’acciuga in piacevole contrasto con l’avvolgente cremosità del burro.

Il più nobile dei blinis esige caviale e panna acida. Per la ricetta dei blinis, vi rimando qui. Per il resto, scegliete buona compagnia e uno champagne che ne sia all’altezza.

Così, puro e semplice, o abbinato a grissini dal gusto neutro, tipo torinesi. Da mangiare con le mani. Rustico e raffinato insieme, un piatto di Jamón iberico, caliente per natura, rompe il ghiaccio, conquistando anche chi fa finta di intimidirsi davanti al caviale.

Philadelphia e salmone è un abbinamento classico, anche troppo. A me piace alleggerire la crema con una componente di ricotta e donarle una sferzata di energia con una punta di wasabi. L’erba cipollina insiste sul carattere e contribuisce a sgrassare un mignon che è una coccola di velluto per il palato.

Sempre blinis, nel format che vi ho già presentato qui, stavolta guarniti e profumati all’aneto. Una ricetta di successo che fa la sua figura e che anche gli ospiti meno complimentosi vi chiederanno di rivelare.

Qui la differenza sta nella qualità del Culatello. Ormai lo compro solo alla Salumeria Campagnoli di Corso Vercelli 14, una gastronomia all’antica dove si respira ancora l’aria della vecchia Milano aristocratica, dove ogni acquisto è una delizia e ogni gesto d’attenzione una piacevole carezza.

Un buon fromage de chèvre su frisellina salentina, guarnito da pomodorini secchi e foglioline di timo. Semplice quanto basta, gustoso tanto da volerne il bis.
E adesso chi vuole più uscire?
Crediti foto: Silvia Vecchione.
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